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http://www.oneplanetfood.info/alimentazione-e-uso-delle-risorse.html

di diecimiladraghi del 14/09/2013 alle 14:17



Perdita e degrado del suolo

Negli ultimi quattro decenni, molti paesi del mondo hanno sperimentato crescita economica, riduzione della povertà e miglioramento del benessere. Questi cambiamenti sono stati raggiunti a spese degli ecosistemi del Pianeta e della loro capacità di sostenere la vita. Nella nostra moderna civiltà altamente tecnologizzata è facile dimenticare che l'economia – e in realtà la nostra stessa esistenza - dipendono interamente dai sistemi naturali e dalle risorse del Pianeta.

Secondo la Fao, un quarto dei terreni mondiali è fortemente degradato (che vuol dire che il suolo e le risorse idriche sono degradate e si assiste a perdita di biodiversità). Un altro 8% è moderatamente degradato, il 36% è stabile o leggermente degradato e il 10% è classificato come "in miglioramento". Le restanti quote della superficie agricola terrestre sono completamente brulle (il 18%) o coperte da bacini idrografici interni (circa il 2%).

Si assiste ad un disequilibrio tra domanda e disponibilità di terre e risorse idriche sia a livello locale sia nazionale. Il numero di aree che hanno ormai quasi raggiunto i limiti della propria capacità produttiva sta aumentando rapidamente.

Tra il 1961 e il 2009, la superficie mondiale coltivata è si è estesa del 12%, ma la produzione agricola è cresciuta del 150%, grazie ad un notevole aumento dei raccolti delle colture principali. Ad allarmare però il dato Fao secondo cui i tassi di crescita della produzione agricola sono andati rallentando in molte aree e sono oggi pari alla metà di quanto fossero durante il periodo della Rivoluzione Verde.

Circa il 40% delle terre considerate degradate a livello mondiale si trova in zone con alti tassi di povertà. Tuttavia, segno che il degrado delle terre costituisce una minaccia per tutti i livelli di reddito, il 30% delle terre degradate si trova in aree con livelli di povertà moderati ed il 20% in aree a bassi livelli di povertà. Tra le aree più colpite da perdita della qualità del suolo, seguita dalla perdita di biodiversità e dall'esaurimento delle risorse idriche, c'è la costa occidentale delle Americhe, la regione mediterranea dell'Europa Meridionale e del Nord Africa, nella regione del Sahel e del Corno d'Africa, e in tutta l'Asia.

Oltre 1,6 miliardi di ettari delle terre migliori e più produttive a livello mondiale sono attualmente usate per colture agricole. Una parte è soggetta a un progressivo degrado a causa di pratiche agricole che facilitano l'erosione del suolo da parte di acqua e vento, la perdita di materiale organico, la compattazione del terreno in superficie, la salinizzazione e l'inquinamento del suolo e la perdita dei nutrienti.